Henry David Thoreau nacque a Concord, nel Massachusetts, nel 1817.
Laureatosi ad Harvard, seguace di R. W. Emerson, fu una delle figure di spicco del movimento trascendentalista. Nel 1845, determinato a mettere in pratica i propri ideali, andò a vivere in una capanna sul lago Walden e vi soggiornò per ben due anni deciso a dimostrare come l'uomo moderno potesse vivere con i propri mezzi a contatto con la natura.
Una simile esperienza gli ispirò la scrittura del Walden, ovvero La vita nei boschi (1854), un'opera a metà strada tra il saggio filosofico e il diario che oggi viene unanimemente considerata tra i classici della letteratura americana (*).
Walden, ovvero La vita nei boschi (**) è il resoconto dell'avventura dell'autore, che dedicò ben due anni (dal 4 luglio 1845 al 6 settembre 1847) della propria vita nel cercare un rapporto intimo con la natura e insieme ritrovare se stesso in una società che non rappresentava ai suoi occhi i veri valori da seguire, ma solo l'utile mercantile. L'opera è stata analizzata in prospettiva filosofica da Cavell nel suo ormai classico The Senses of Walden, dove emerge come un autentico classico della filosofia americana e mondiale.
Il suo è stato un esperimento, il suo obiettivo era quello di voler cercare la conciliazione dell'artista nel mondo naturale grazie all'ottimismo del vedere l'uomo come artefice del proprio destino e come essere dipendente da sensazioni ed emozioni.
Il libro fu scritto quasi interamente durante il soggiorno di Thoreau in una capanna, costruita in gran parte da solo, sulle sponde del lago Walden che si trova vicino alla cittadina di Concord in Massachusetts.
Durante il suo soggiorno Thoreau descrive la sua vita, soprattutto negli ambiti naturalistici, soffermandosi su una descrizione dettagliata del lago e della zona in cui soggiornava, caratterizzata dalla presenza di numerosi laghi di media e piccola dimensione. Walden fu per Thoreau il libro di maggior successo, il testo fu riscritto ben sette volte prima della pubblicazione avvenuta nel 1854.
La sua è stata una prova di sopravvivenza ed insieme una testimonianza all'umanità: l'uomo riesce a vivere anche in condizioni di povertà materiale e anzi da queste può trarre una maggior felicità nel saper apprezzare maggiormente le piccole cose.
Malgrado una vita trascorsa per larga parte in solitudine, Thoreau fu un attento osservatore e critico acuto della società americana a lui contemporanea, dedicando scritti e perorazioni soprattutto al problema della schiavitù. Insieme al Walden, il suo scritto più famoso e influente è sicuramente Disobbedienza civile (consiglio di dargli una letta...è illuminante http://www.liberliber.it/biblioteca/t/thoreau/disobbedienza_civile/rtf/disobb_r.zip), un opuscolo pubblicato nel 1849 nel quale Thoreau teorizzava l'idea dell'opposizione non violenta che tanto seguito avrebbe avuto nel secolo successivo. L'opera fu letta anche da Tolstoj, Gandhi e M. L. King, che da questa trassero ispirazione per la lotta nonviolenta delle loro campagne.
Morì nel 1862.
Stanley Cavell, dell'Università di Harvard, lo considera, insieme a Ralph Waldo Emerson, una delle "menti filosofiche più sottovalutate che l'America abbia prodotto".
(*)Il libro è meraviglioso, poetico, interessante, ben scritto, cita la Bibbia, i Veda, i filosofi dell’antichità e i grandi classici della letteratura europea e americana e propone riflessioni che anticipano di 150 anni molte argomentazioni del consumo critico, dell’economia alternativa e della spiritualità moderna. (attualmente Edizioni Bur - pg 416 € 9.20)
(**) per chi volesse approfondire alcuni concetti consiglio: http://www.wumingfoundation.com/italiano/outtakes/wm2_walden.htm
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